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Oltre la Terapia Cognitivo-Comportamentale: scopri la Psicoterapia Cognitivo-Evoluzionista

Oltre la Terapia Cognitivo-Comportamentale: scopri la Psicoterapia Cognitivo-Evoluzionista

Quando si parla di psicoterapia, la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è sicuramente il nome che viene in mente a molti. Questo approccio, ormai consolidato e ampiamente diffuso, si concentra sul modificare i pensieri e i comportamenti disfunzionali che sono alla base di molti disturbi psicologici. La TCC ci insegna a identificare i nostri pensieri negativi automatici e a sostituirli con altri più realistici e funzionali. Inoltre, ci incoraggia a affrontare gradualmente le situazioni che ci spaventano, attraverso tecniche come l'esposizione graduale.

La Psicoterapia Cognitivo-Evoluzionista: la mente come prodotto dell’apprendimento e dell’evoluzione

Ma esiste un altro approccio, meno noto ma altrettanto promettente, che si basa sui principi della TCC e li arricchisce con una prospettiva evoluzionistica: la Psicoterapia Cognitivo-Evoluzionista (TCE).

La TCE, nata dall'incontro tra la Psicologia Cognitiva e la Teoria dell'Evoluzione, ci invita a considerare la mente umana non solo come un prodotto dell'apprendimento individuale, ma anche come il risultato di milioni di anni di evoluzione. Secondo questa prospettiva, i nostri pensieri, le nostre emozioni e i nostri comportamenti sono profondamente influenzati dai meccanismi evolutivi che ci hanno permesso di adattarci all’ambiente.

Le radici teoriche della Psicoterapia Cognitivo-Evoluzionista

Le radici teoriche della TCE affondano negli studi di autori come Leda Cosmides, John Tooby e Steven Pinker. Questi ricercatori hanno sottolineato come la mente umana sia dotata di meccanismi cognitivi specializzati, sviluppatisi nel corso dell'evoluzione, per risolvere problemi specifici, come la ricerca di cibo, la scelta del partner e la formazione di legami sociali.

Uno dei massimi esponenti della TCE in Italia, Giorgio Liotti, ha integrato questi concetti con la Teoria dell’Attaccamento.

Liotti ha evidenziato come i sistemi motivazionali innati, come quello dell'attaccamento, dell'affiliazione e dell'accudimento, influenzino profondamente il nostro modo di relazionarci con gli altri e di sperimentare le emozioni.

Secondo Liotti, le esperienze precoci di attaccamento, in particolare quelle insicure, possono portare allo sviluppo di modelli operativi interni disfunzionali, i quali, a loro volta, possono predisporre all'insorgenza di disturbi psicologici.

L’importanza dei Sistemi Motivazionali

La Psicoterapia Cognitivo-Evoluzionista si basa sull'assunto che i nostri comportamenti e le nostre emozioni siano guidati da sistemi motivazionali innati.
Ciò che caratterizza questo approccio è l'importanza attribuita ai "sistemi motivazionali", ovvero dei meccanismi interni che guidano i nostri comportamenti e le nostre emozioni in base a specifici bisogni.
Questi sistemi, sviluppatisi nel corso dell'evoluzione, interagiscono tra loro in modo complesso, influenzando le nostre relazioni e il nostro benessere.
Sviluppatisi nel corso dell'evoluzione, questi sistemi innati ci equipaggiano per affrontare le sfide ambientali e relazionali.Guidano le nostre azioni verso obiettivi specifici e sono intrinsecamente legati alla nostra esperienza emotiva.
Il sistema motivazionale di accudimento, il primo a svilupparsi nell'essere umano, è stato oggetto di numerosi studi scientifici. Esso si attiva precocemente nel neonato, spingendolo a cercare la vicinanza della madre per soddisfare il bisogno di protezione e cura.
Osservando attentamente come bambini e genitori interagiscono, e seguendo lo stesso gruppo di persone dalla nascita all'età adulta, gli scienziati hanno scoperto molte cose sulle prime differenze nei rapporti e su ciò che forma la nostra personalità.

La Psicoterapia Cognitivo-Evoluzionista ci aiuta a capire meglio perché soffriamo e come guarire. L'idea di base è che a volte non riusciamo a gestire le nostre emozioni.
Questo approccio permette al terapeuta di lavorare non solo sui pensieri che abbiamo, ma anche su quelli più profondi, legati alle nostre prime esperienze. Così, possiamo diventare più consapevoli di come funzionano le nostre emozioni e imparare a gestirle meglio, sia in terapia che nella vita di tutti i giorni.

Fonti:

Liotti G., Fassone G., Monticelli F. (A cura di), L’evoluzione delle emozioni e dei sistemi motivazionali. Teoria, ricerca, clinica, Raffaello Cortina Editore, 2017
Liotti G., Monticelli F. (A cura di), I sistemi motivazionali nel dialogo clinico. Il manuale AIMIT, Raffaello Cortina Editore, 2008

Dott.ssa Sara Di Febo
Psicologa Psicoterapeuta Pescara e Montesilvano


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